L’amore è un cerchio

Le vicende di una famiglia alto borghese ripercorrono la storia d’Italia: il borgo gentilizio che era ai primi del Novecento Castellammare Adriatico e in cui tre cugine – Matilde, Nina e Maria – conducono una vita spensierata, fatta di frequentazioni a teatro, concerti, e sogni di un futuro roseo. L’allontanamento per molti anni le vedrà cambiare, insieme ai vari mutamenti sociali dell’epoca. Le tre donne si rincontreranno solo dopo molti anni ritrovandosi ormai adulte e disincantate dalla vita che ha spazzato via tutti i loro sogni facendone tre anime sofferenti, anche se ognuna a modo proprio.

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Non aver paura

5.0012.00

Tommaso è un imprenditore di successo. Una donna al suo fianco, una figlia, un’azienda nel settore dolciario. Ma una dopo l’altra, le cose più importanti della sua vita sembrano sgretolarsi. Facendo l’amore con Nadia, una lancinante fitta alla tempia trasforma una serata in tragedia.
Una storia di malattia resa ancora più drammatica dalla crisi, da passaggi generazionali traumatici e dai soprusi di istituzioni e banche che dissanguano chi cerca di fare impresa.
Una tragedia contemporanea che lascia col fiato sospeso, offrendo uno spaccato di vita incredibile ma vero.

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Crinali di esistenza

10.00

La nuova silloge poetica di Carmelo Cossa: «Allora, come ho sempre fatto, scrivo ciò che sento per non dimenticare. In queste pagine mi metto a nudo e urlo al mondo: io t’amo Vita e vorrei viverti finché son vivo. Sogno di prenderti per un verso, poi ti carezzo, ti scrivo, ti abbraccio e ti faccio mia senza darti il tempo di pensare. Con questa raccolta dirò al mondo cos’ho dentro il cuore e, cantando le parole imprigionate da qualche parte in gola, scriverò per te ciò che intendo per amore.»

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1968 – Dianella Bardelli

10.00

Marina studia all’Università di Bologna. Legge libri presso un’associazione di ciechi. Una mattina da una finestra vede un ragazzo picchiare una donna. Nel proseguo del romanzo Marina scopre che l’aggressore è il figlio e la donna picchiata è sua madre che subisce abitualmente le sue violenze. Queste cose le viene a sapere alcuni giorni dopo dal direttore dell’associazione che conosce questa storia. Quella stessa mattina dalla finestra dell’Associazione Marina vede la madre che aveva subito le botte dal figlio alla fermata di un autobus; decide di seguirla. Ma la donna si accorge di essere seguita e affronta Marina. Vanno a casa di sua sorella, lei si chiama Andreina e la sorella Rina. Marina rimane a lungo in quella casa, mangia con loro, chiacchiera, alla fine viene a sapere una cosa terribile. Le due donne hanno ammazzato il figlio della Andreina. L’hanno fatto a pezzi e messo in un freezer in cantina. Chiedono a Marina di aiutarle a disfarsi del corpo e lei accetta.