Passeggero senza biglietto – Fabrizio Berlincioni

13.00

Si arriva a un certo punto nella vita dove si tirano i remi in barca e ci si affida agli imponderabili capricci della corrente. Lungo questa deriva hai più tempo per riflettere, per catalogare e soffermarti sul tratto d’acqua percorso. Ti rendi conto che ci sono ricordi e oggetti che non vorresti mai andassero persi: i momenti della tua giovinezza, di quella dei tuoi figli, gli amori, i viaggi, le risate, ma anche  la collezione di sfere, gli orologi di tuo padre e di tuo nonno e una lista infinita di piccoli frammenti di istanti che hanno con pazienza composto il puzzle del tuo carattere e di conseguenza il tuo modo di vivere e affrontare  il mondo, lo spazio del tuo tempo.

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La ragazza di via Della Porta – Domenico Rizzi

13.00

Il giovane Ermes Longini torna al paese natale, Belgioioso, per vendere un appartamento sfitto di proprietà della sua famiglia e situato in un’antica Corte. Per una pura coincidenza incontra Monica Dalzi cresciuta insieme a lui fino all’età di 15 anni, quando si trasferita a Bologna con il padre diventando poi un’affermata attrice del cinema. Il primo impatto, che avviene nella Corte dove abita la madre della donna, è molto deludente per Ermes, il quale serbava un ricordo romantico della ragazza. Ma il rapporto evolve in modo imprevisto che causerà ansie e tormenti a entrambi. Monica è vittima di una depressione, ha un fratello drogato – compagno d’infanzia di Ermes – residente in una comunità ed è molto confusa sul proprio futuro. I due finiscono per innamorarsi, ma la loro unione è irta di ostacoli a causa della diversa condizione in cui versano: l’uno funzionario direttivo in un ente statale, l’altra attrice dello schermo. Una serie di drammatici eventi li separeranno ma, con il trascorrere del tempo, quando tutto sembra ormai perduto, Monica riappare come un sogno sulla strada di Ermes.

La meraviglia collaterale – Barbara Ferretti

13.10

Occorrerebbe disinnescare i conflitti irrisolti tra le persone prima ancora degli ordigni piazzati nelle stazioni e negli aeroporti dai terroristi e dalle frange estreme del potere. Ricostruire l’integrità di un essere umano significa attraversare le emozioni più basse e riportarle a un’ottava superiore; dare una direzione alla rabbia, convertire la paura in coraggio, riconoscere nella sofferenza un motore evoluti- vo, un’energia primordiale. La nostra umanità si manifesta nella “sventura di avere un cuore sensibile” che accomuna spiriti eccelsi e luminosi, emarginati e disillusi. È questo il Sacro Graal che inseguono, da prospettive diverse e spesso in antitesi tra di loro, i protagonisti di questo romanzo. A cominciare da Alessandro – l’io narrante . La sua parabola intreccia costantemente con quella di Mattia, irriverente, brillante, talentuoso. Gli eventi drammatici che segnano la sua vita ruotano attorno a un perno che, nel suo cuore, arde con la forza di un’ossessione. Gionata – compagno di Mattia al liceo – esempio di rettitudine, è l’archetipo del perdente. Brigitta – sorella gemella di Gionata – e Vanessa – la psicologa che scandaglia con cura il suo vissuto emotivo – sono le uniche realtà declinate al femminile con le quali risuonino le frequenze della sfera affettiva di Mattia, ventiquattrenne dal carisma conturbante che inscena gli irrisolti del padre – il sergente Gianmarco Colli – sfidando il baratro  e lottando pervicacemente contro i modelli uniformanti su cui è settata la società. Ma è quando decide di cambiare che Mattia riesce ad attrarre il mondo cristallino di Gionata realizzando il proprio desiderio di libertà e attivando quella modalità dello sguardo che, nonostante il vento contrario, è sempre in grado di focalizzarsi sulla bellezza in- concussa

delle cose.