Le storie di Selot. Compimento vol.IV – Perla Giannotti

15.60

La pace della Regina Ighe porta sollievo e ricostruzione nelle terre del marchesato di Atiarav.
Da mesi, degli Xàmvetem non si ha più alcuna notizia. Dissolti, anche nella memoria degli uomini. Var si aggrappa alla pace, ma qualcosa di terribile sta accadendo.
Ritroverete Selot e Marrhit dove li ricordate: si stanno allontanando da Affradatis per riunirsi a Sabre. Nessuna tregua per loro, nessuna pace. Sabre macinerà qualsiasi ostacolo pur di arrivare a distruggere gli oscuri appartenenti alla Congrega e non mostrerà pietà per nessuno.
Per i Vetem guerrieri si preparano scenari di morte e disperazione ed un nemico molto più potente di quanto sarebbero mai stati in grado di immaginare.
Selot diventa adulto. Scoprirete cosa significa per un Vetem.
Pericolosamente in bilico tra la libertà e la dannazione, è stretto in un meccanismo inarrestabile che schiaccia i destini e li oppone gli uni contro gli altri. Nessuno è risparmiato, perché questa è la resa finale dei conti.

 

Le storie di Selot. Libertà vol.III – Perla Giannotti

15.60

Bentornati nel mondo di Selot. Questo è il terzo volume delle sue Storie e inizia esattamente dove il secondo termina.Si apre sulla piana di Solzhaz, dove il piccolo esercito di Atiarav è riuscito a sconfiggere la soverchiante legione di Dar grazie all’intervento di Selot e di Marrhit.
I due giovani Xàmvetem devono rientrare alla Valle degli Uicic, convocati tramite le gemme installate nella loro nuca che li rendono schiavi del Consiglio. Il Cumbal giace là dove si trova da tempo immemore e i Vetem della Congrega non sono riusciti ad impadronirsene. Re Lotar II, manipolato dalla loro influenza, continuerà a perseguitare il popolo di Atiarav fino a quando non ne entrerà in possesso. Il Consiglio è corrotto e forse nemico tanto quanto i Vetem Ribelli della Congrega. L’ unica speranza è riunirsi a Sabre, che attraverso il messaggio lasciato a Marrhit, ha indicato dove e quando ritrovarlo.Inizia il viaggio più arduo, mentre si addensano destini di guerra. L’ Abbah, la guida spirituale dei Vetem, SE tenterà di condurre le esistenze poste sotto la sua guida al loro compimento e le incalzerà impietoso, perché una minaccia terribile sta per abbattersi su tutti i Vetem guerrieri del mondo e non c’è tempo per le esitazioni e le debolezze. Selot viene a conoscenza di verità su sé stesso dure da digerire. Restare dalla parte giusta del cuore non sarà mai stato così difficile.

 

Le storie di Selot. Il credo vol.II – Perla Giannotti

15.60

Dopo la sconfitta dell’Emissario che ha minacciato la distruzione del Marchesato di Atiarav, Selot ritorna presso la Valle degli Uicic. Convocato dal Consiglio, viene costretto ad intraprendere un’altra impresa, alla volta del mi- sterioso popolo dei Rotmandi. Per prepararsi all’impresa, segue un durissimo apprendistato sotto la guida del maestro Vetem che lo obbli- ga incessantemente a superare i suoi limiti e le sue debolezze.
Al suo addestramento si affianca Marrhit, uno Xàmvetem che gli dimostrerà un odio feroce, inestinguibile e apparentemente incomprensibile.
Eppure, a loro due insieme, così male assortiti, il Consiglio affida la nuova, terribile impresa. Le sorti del marchesato di Atiarav sono sempre più incerte e la ricerca del Cumbal non è affatto terminata.

 

Le storie di Selot. l’inizio vol.I – Perla giannotti

15.60

Un piccolo marchesato, un territorio quasi del tutto montano, mantiene con fierezza la sua indipendenza. Sulle sue impervie cime è sepolto un potere terribile. Var, il Marchese guerriero signore di Atiarav, è chiamato a consegnare le chiavi di questo potere al tirannico re di Dar. Per compiere la sua impresa prende come unico compagno Selot, un giovane frate custode inconsapevole di un segreto che affonda le sue radici in una razza estinta e misteriosa.Un orfano vissuto dai primi mesi di vita in un’abbazia della pianura che si estende ai piedi del territorio di Atiarav. Un destino comune li trascina in una corsa contro il tempo ad affrontare la più terribile minaccia che si sia mai abbattuta sul popolo di Atiarav.

Incontreranno due amici speciali, un avventuriero d’eccezione e il bambino orfano che ha preso sotto la sua protezione. Il cuore di ognuno di loro, il loro coraggio, l’onore e il grande segreto celato negli occhi del giovane Selot li porteranno a non cedere anche nei momenti più difficili, a sfidare il destino, la guerra e la morte.

La meraviglia collaterale – Barbara Ferretti

13.10

Occorrerebbe disinnescare i conflitti irrisolti tra le persone prima ancora degli ordigni piazzati nelle stazioni e negli aeroporti dai terroristi e dalle frange estreme del potere. Ricostruire l’integrità di un essere umano significa attraversare le emozioni più basse e riportarle a un’ottava superiore; dare una direzione alla rabbia, convertire la paura in coraggio, riconoscere nella sofferenza un motore evoluti- vo, un’energia primordiale. La nostra umanità si manifesta nella “sventura di avere un cuore sensibile” che accomuna spiriti eccelsi e luminosi, emarginati e disillusi. È questo il Sacro Graal che inseguono, da prospettive diverse e spesso in antitesi tra di loro, i protagonisti di questo romanzo. A cominciare da Alessandro – l’io narrante . La sua parabola intreccia costantemente con quella di Mattia, irriverente, brillante, talentuoso. Gli eventi drammatici che segnano la sua vita ruotano attorno a un perno che, nel suo cuore, arde con la forza di un’ossessione. Gionata – compagno di Mattia al liceo – esempio di rettitudine, è l’archetipo del perdente. Brigitta – sorella gemella di Gionata – e Vanessa – la psicologa che scandaglia con cura il suo vissuto emotivo – sono le uniche realtà declinate al femminile con le quali risuonino le frequenze della sfera affettiva di Mattia, ventiquattrenne dal carisma conturbante che inscena gli irrisolti del padre – il sergente Gianmarco Colli – sfidando il baratro  e lottando pervicacemente contro i modelli uniformanti su cui è settata la società. Ma è quando decide di cambiare che Mattia riesce ad attrarre il mondo cristallino di Gionata realizzando il proprio desiderio di libertà e attivando quella modalità dello sguardo che, nonostante il vento contrario, è sempre in grado di focalizzarsi sulla bellezza in- concussa

delle cose.

La ragazza di via Della Porta – Domenico Rizzi

13.00

Il giovane Ermes Longini torna al paese natale, Belgioioso, per vendere un appartamento sfitto di proprietà della sua famiglia e situato in un’antica Corte. Per una pura coincidenza incontra Monica Dalzi cresciuta insieme a lui fino all’età di 15 anni, quando si trasferita a Bologna con il padre diventando poi un’affermata attrice del cinema. Il primo impatto, che avviene nella Corte dove abita la madre della donna, è molto deludente per Ermes, il quale serbava un ricordo romantico della ragazza. Ma il rapporto evolve in modo imprevisto che causerà ansie e tormenti a entrambi. Monica è vittima di una depressione, ha un fratello drogato – compagno d’infanzia di Ermes – residente in una comunità ed è molto confusa sul proprio futuro. I due finiscono per innamorarsi, ma la loro unione è irta di ostacoli a causa della diversa condizione in cui versano: l’uno funzionario direttivo in un ente statale, l’altra attrice dello schermo. Una serie di drammatici eventi li separeranno ma, con il trascorrere del tempo, quando tutto sembra ormai perduto, Monica riappare come un sogno sulla strada di Ermes.

Passeggero senza biglietto – Fabrizio Berlincioni

13.00

Si arriva a un certo punto nella vita dove si tirano i remi in barca e ci si affida agli imponderabili capricci della corrente. Lungo questa deriva hai più tempo per riflettere, per catalogare e soffermarti sul tratto d’acqua percorso. Ti rendi conto che ci sono ricordi e oggetti che non vorresti mai andassero persi: i momenti della tua giovinezza, di quella dei tuoi figli, gli amori, i viaggi, le risate, ma anche  la collezione di sfere, gli orologi di tuo padre e di tuo nonno e una lista infinita di piccoli frammenti di istanti che hanno con pazienza composto il puzzle del tuo carattere e di conseguenza il tuo modo di vivere e affrontare  il mondo, lo spazio del tuo tempo.

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L’amore è un cerchio

Le vicende di una famiglia alto borghese ripercorrono la storia d’Italia: il borgo gentilizio che era ai primi del Novecento Castellammare Adriatico e in cui tre cugine – Matilde, Nina e Maria – conducono una vita spensierata, fatta di frequentazioni a teatro, concerti, e sogni di un futuro roseo. L’allontanamento per molti anni le vedrà cambiare, insieme ai vari mutamenti sociali dell’epoca. Le tre donne si rincontreranno solo dopo molti anni ritrovandosi ormai adulte e disincantate dalla vita che ha spazzato via tutti i loro sogni facendone tre anime sofferenti, anche se ognuna a modo proprio.

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