Non mi dimentico mai di chiamarti amore – Carmelo Cossa

13.00

Ci siamo incontrati tardi, poesia, ma l’importante è averlo fatto.
Il resto è solo fantasia.
Sai, da adolescente ti studiavo a memoria e provavo a scriverti perché fu amore a prima vista. L’amore di questa storia conserverà il signifificato che ha sempre avuto: Vita!
E lo sarà per sempre.
Gli accadimenti grandi restano nel tempo e ad essi, quando si parla d’amore, c’è una continuità che non si spezza.
Io sarò sempre nei tuoi versi e tu sarai nei miei pensieri. E chissà che un giorno io e te insieme, non saremo nel cuore di chi ci legge o nei cuori di chi volesse provare a scriverti.

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Amore amaro – Carmelo Cossa

13.30

Era ancora buio quando la mattina del sei febbraio suonò la sveglia. Davide doveva raggiungere Porta Nuova, incontrare Lia, e partire per Napoli. Aveva il dubbio di non riconoscerla, ma quando la vide al bar della stazione si bloccò come se qualcuno glielo avesse ordinato. Seduti uno difronte all’altra, ebbe la percezione che la sua vita sarebbe cambiata. La relazione dei due si intreccia in un succedersi di continui e appassionanti colpi di scena. Una storia d’amore incredibile, appassionante e coraggiosa.

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Il marchio della bestia

13.00

Bonela, paese immaginario della Sardegna. In località Sa Funtanedda, vengono trovati i cadaveri di due ragazzi. Gli omicidi sono efferati, a colpi di pietra, il giorno è quello dello sbarco sulla Luna, nel luglio 1969. A indagare il maresciallo Carmine Dioguardi, uomo del Sud che somiglia al caratterista Carlo Romano (figura che incarna mirabilmente l’italiano medio), “sbattuto” in Sardegna per motivi che ignora. Le modalità omicidiarie  rimandano a un triplice omicidio accaduto nel 1919: che ci siano legami? Una faida che  improvvisamente si riaccende? In fondo, la vendetta è come un fiume carsico, capace di riaffiorare a distanza di anni.

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