Ore 5:23 – Maurizio iandolo

14.00

Ore cinque e ventitré è un thriller paranormale che parla della piaga del femminicidio.
Ambientato nella provincia di Piacenza, è una carezza alla città citando alcuni luoghi caratteristici ma anche un punto di vista a tinte noir su quello che meriterebbero chi compie certi insani gesti. Dedicato a tutte quelle famiglie che hanno perso una figlia, una sorella, una madre, una cugina, una zia, una amica, perché qualcuno pensava di essere il padrone di una persona e non il partner.

Il cuore e la sfida-Storia e racconti di un’epopea – Domenico Rizzi

14.00

Una guida di carovane con un oscuro passato, contesa da due ragazze gelose; un caporale afro-americano disprezzato da un’aristocratica del Sud, moglie del suo comandante; un vicesceriffo federale innamorato della prigioniera che deve condurre a processo per omicidio; un uomo in cerca di una sorella rapita dai Cheyenne che si imbatte in una squaw della stessa tribù. Sono le trame dei racconti “La ragazza della carovana”, “Buffalo Soldier” e “Donna cheyenne”. Invece “La faida di Shawnee Fork” riporta ad una feroce contesa fra allevatori per l’utilizzo dell’unico corso d’acqua della regione, destinata ad un inevita- bile scontro armato, che sarà ancora una volta una donna ad interrompere prima che sfoci in tragedia. Il quinto racconto, “Il cuore e la sfida”, che dà il titolo all’intera antologia, rientra fra i classici della tradizione western, quel- lo dei pistoleri che si guadagnano da vivere uccidendo. Questa volta però, ci si trova di fronte ad un gunman pentito, che tenterà invano di rifarsi una vita più tranquilla con una bella ragazza messicana, prima che gli eventi lo spingano ad impugnare nuovamente le sue Colt, per riprendere la pericolosa esistenza di un tempo fino alle sue fatali conseguenze. Un libro che racconta il West della realtà, lasciando da parte la leggenda alimentata da cinema, letteratura e fumetti. Non ci sono eroi in queste cinque storie, ma piuttosto persone segnate dalla sorte, uomini innamorati di una donna o all’inseguimento di un sogno quasi impossibile e ragazze che si ribellano alle convenzioni e all’etica imperante del momento, sfidando la propria famiglia. Gli Indiani appaiono talvolta come vittime, ma anche come spietati incursori; i soldati dalla pelle nera obbediscono al loro ineluttabile destino, sperando in un giorno in cui saranno riscattati dalla misera con- dizione in cui versano; le donne relegate in un ruolo subordinato ai padri-padroni riusciranno a spuntarla, contrapponendo l’amore all’odio che ha diviso le loro famiglie in lotta. La pacificazione delle terre selvagge passa anche attraverso questi protagonisti dei quali la storia ufficiale non fa menzione, lasciando alle infinite invenzioni della leggenda il compito di narrarne le gesta.

Non mi dimentico mai di chiamarti amore – Carmelo Cossa

13.00

Ci siamo incontrati tardi, poesia, ma l’importante è averlo fatto.
Il resto è solo fantasia.
Sai, da adolescente ti studiavo a memoria e provavo a scriverti perché fu amore a prima vista. L’amore di questa storia conserverà il signifificato che ha sempre avuto: Vita!
E lo sarà per sempre.
Gli accadimenti grandi restano nel tempo e ad essi, quando si parla d’amore, c’è una continuità che non si spezza.
Io sarò sempre nei tuoi versi e tu sarai nei miei pensieri. E chissà che un giorno io e te insieme, non saremo nel cuore di chi ci legge o nei cuori di chi volesse provare a scriverti.

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LAMPADA ARDENTE– Maura Maffei

15.00

Parigi, primavera 1789

Al tramonto di un’epoca, mentre l’aristocrazia francese scivola a passo indolente verso il baratro, s’intrecciano i destini di quattro giovani assai diversi tra loro. Antain è un letterato irlandese, costretto a impartire lezioni d’inglese per mantenersi: s’innamorerà della sua nobile allieva e questa sarà la sua rovina. Anche Fursa, suo lontano cugino, è di origine irlandese e si fregia del titolo di barone per i meriti acquisiti dal nonno nella Brigata Irlandese al servizio del re di Francia. Ma è appena stato eletto agli Stati Generali come semplice deputato della borghesia. Erwan, invece, è l’erede di un marchese bretone d’antico lignaggio: il suicidio del fratello maggiore lo trasforma da stimato colonnello dei dragoni in un ubriacone. E poi ha commesso l’errore di respingere la fidanzata che gli era stata imposta e che adesso pretende vendetta. Infine c’è Léon, fresco di laurea in Diritto a Reims: il poema blasfemo e licenzioso che ha scritto gli ha scatenato contro la censura e gli ha messo la polizia alle calcagna. Con la presa della Bastiglia, tutto muta e uno solo fra loro, forse proprio quello che sembrava più distante dalla carriera politica, assumerà un ruolo tale da reggere tra le mani, nel bene e nel male, la sorte della Francia negli anni della Rivoluzione e del Terrore.

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I MISTERI DI PIACENZA-Oscuri Delitti II – Ermanno Mariani

14.50

Questo libro raccoglie casi di omicidio che suscitarono enorme clamore.Si tratta di casi indiziari dove la ricerca della verità, per investigatori e magistrati, fu molto difficile, sfuggente e dove talvolta i principali responsabili riuscirono a scampare alla giustizia o gridarono la loro innocenza al momento delle sentenze di condanna di primo grado e d’appello.
Fra i delitti ricostruiti il caso Wade, il caso Szucs, il caso del mago Marcus e altri tragici omicidi legati alla malavita albanese.
L’ originalità di queste ricostruzioni consiste nel fatto che sono di “prima mano”, l’autore seguì infatti come cronista direttamente questi casi: sul luogo del delitto, nelle aule dei tribunali, ascoltando testimoni, scattando

fotografie…

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Cavallo Pazzo-L’uomo la storia il mito – Domenico Rizzi

13.30

La storia di Cavallo Pazzo come non è stata mai raccontata, con la scoperta delle sue debolezze, delle intemperanze e di un anticonformismo spinto all’eccesso che gli impedì di diventare ufficialmente il capo di una nazione. Trascinatore di uomini, ribelle alle convenzioni e convinto di dover obbedire ad un infau- sto destino che gli era già stato rivelato dagli spiriti, il fiero combattente degli Oglala fu tra i pochi a rendersi conto della minaccia rappresentata dai Bianchi e ad adottare una nuova concezione della guerra. Finiti i tempi in cui i Sioux si misuravano sul campo con i Crow, gli Shoshone, gli Assiniboine e i Pawnee per vantarsi dei propri successi, era iniziata l’era in cui occorreva uccidere il maggior numero possibile di avversari per arginare l’avanzata dei Wasichu, la gente dalla pelle chiara che intendeva impossessarsi delle terre occidenta- li: un sogno praticamente impossibile, che poneva poche migliaia di Indiani difronte a milioni di emigranti e colonizzatori. Ma la vita di Cavallo Pazzo non si svolse soltanto sui campi di battaglia, dove il suo ardore soffocava i tormenti interiori per non essere riuscito a sposare la donna amata, ave- re perso una figlia ancora bambina, un fratello e gli amici più cari. A tale crucci si aggiungeva la desolante immagine della disgregazione dei Teton o Lakota e perfino una spaccatura in seno alla sua stessa tribù, gli Oglala, divisi da invidie e rancori e incapaci di fare fronte comune contro l’Uomo Bianco. Il vero Cavallo Pazzo, celebrato soprattutto per la vittoria di Litt- le Big Horn contro il generale Custer aveva ben poco di quanto hanno narrato decine di pubblicazioni quasi sempre incentrate sullo scontro fra Americani e nativi. Combattente per anni contro tribù nemiche, non ricoprì mai cariche politiche né incarichi militari di rilievo, diventando suo malgrado un leader di fatto dei guerrieri più determinati e corag- giosi. Quando si arrese ai vincitori nel 1877, dovette difendersi sia dalla diffidenza dei Bianchi che dalla gelosia e dalle insinuazioni della propria gente, che lo spinsero all’ultimo fatale gesto di ribellione. La sua morte lo trasformò in un mito, che la gigantesca scultura in lavora- zione da anni in una montagna del South Dakota intende perpetuare quale simbolo intramontabile dei fieri abitatori delle Grandi Pianure.

Le storie di Selot. Compimento vol.IV – Perla Giannotti

15.60

La pace della Regina Ighe porta sollievo e ricostruzione nelle terre del marchesato di Atiarav.
Da mesi, degli Xàmvetem non si ha più alcuna notizia. Dissolti, anche nella memoria degli uomini. Var si aggrappa alla pace, ma qualcosa di terribile sta accadendo.
Ritroverete Selot e Marrhit dove li ricordate: si stanno allontanando da Affradatis per riunirsi a Sabre. Nessuna tregua per loro, nessuna pace. Sabre macinerà qualsiasi ostacolo pur di arrivare a distruggere gli oscuri appartenenti alla Congrega e non mostrerà pietà per nessuno.
Per i Vetem guerrieri si preparano scenari di morte e disperazione ed un nemico molto più potente di quanto sarebbero mai stati in grado di immaginare.
Selot diventa adulto. Scoprirete cosa significa per un Vetem.
Pericolosamente in bilico tra la libertà e la dannazione, è stretto in un meccanismo inarrestabile che schiaccia i destini e li oppone gli uni contro gli altri. Nessuno è risparmiato, perché questa è la resa finale dei conti.

 

Le storie di Selot. Libertà vol.III – Perla Giannotti

15.60

Bentornati nel mondo di Selot. Questo è il terzo volume delle sue Storie e inizia esattamente dove il secondo termina.Si apre sulla piana di Solzhaz, dove il piccolo esercito di Atiarav è riuscito a sconfiggere la soverchiante legione di Dar grazie all’intervento di Selot e di Marrhit.
I due giovani Xàmvetem devono rientrare alla Valle degli Uicic, convocati tramite le gemme installate nella loro nuca che li rendono schiavi del Consiglio. Il Cumbal giace là dove si trova da tempo immemore e i Vetem della Congrega non sono riusciti ad impadronirsene. Re Lotar II, manipolato dalla loro influenza, continuerà a perseguitare il popolo di Atiarav fino a quando non ne entrerà in possesso. Il Consiglio è corrotto e forse nemico tanto quanto i Vetem Ribelli della Congrega. L’ unica speranza è riunirsi a Sabre, che attraverso il messaggio lasciato a Marrhit, ha indicato dove e quando ritrovarlo.Inizia il viaggio più arduo, mentre si addensano destini di guerra. L’ Abbah, la guida spirituale dei Vetem, SE tenterà di condurre le esistenze poste sotto la sua guida al loro compimento e le incalzerà impietoso, perché una minaccia terribile sta per abbattersi su tutti i Vetem guerrieri del mondo e non c’è tempo per le esitazioni e le debolezze. Selot viene a conoscenza di verità su sé stesso dure da digerire. Restare dalla parte giusta del cuore non sarà mai stato così difficile.

 

Le storie di Selot. Il credo vol.II – Perla Giannotti

15.60

Dopo la sconfitta dell’Emissario che ha minacciato la distruzione del Marchesato di Atiarav, Selot ritorna presso la Valle degli Uicic. Convocato dal Consiglio, viene costretto ad intraprendere un’altra impresa, alla volta del mi- sterioso popolo dei Rotmandi. Per prepararsi all’impresa, segue un durissimo apprendistato sotto la guida del maestro Vetem che lo obbli- ga incessantemente a superare i suoi limiti e le sue debolezze.
Al suo addestramento si affianca Marrhit, uno Xàmvetem che gli dimostrerà un odio feroce, inestinguibile e apparentemente incomprensibile.
Eppure, a loro due insieme, così male assortiti, il Consiglio affida la nuova, terribile impresa. Le sorti del marchesato di Atiarav sono sempre più incerte e la ricerca del Cumbal non è affatto terminata.

 

I professionisti-Lluc Oliveras

15.60

Quattro ex militari addestrati nella Legione Straniera decidono di usare le proprie conoscenze militari per dare vita alla banda criminale più potente d’Europa. I loro colpi ricreano quelli dei film d’azione statunitensi: arrivano, assaltano e se ne vanno. Tutto in meno di quattro minuti, e ogni rapina supera la precedente in spettacolarità. Il loro obbiettivo è diventare leggenda.
Grazie ai contatti nel contrabbando d’armi,all’interno della polizia ecc. e ai loro informatori di alto livello (un importante gruppo di imprenditori francesi legati al Fronte Nazionale) riescono in pochissimo tempo a costruire un impero che consente loro di condurre una doppia vita,circondati da qualsiasi lusso immaginabile.
Ma proprio quando si credono intoccabili, le cose iniziano ad andare storte e si vedono costretti a rifugiarsi in Spagna, dove raggiungeranno vette insospettabili nel jet-set del momento, senza abbandonare la propria carriera criminale.
Gli ispettori Madec e Montoya saranno in grado di fermarli prima che sia troppo tardi?

Le storie di Selot. l’inizio vol.I – Perla giannotti

15.60

Un piccolo marchesato, un territorio quasi del tutto montano, mantiene con fierezza la sua indipendenza. Sulle sue impervie cime è sepolto un potere terribile. Var, il Marchese guerriero signore di Atiarav, è chiamato a consegnare le chiavi di questo potere al tirannico re di Dar. Per compiere la sua impresa prende come unico compagno Selot, un giovane frate custode inconsapevole di un segreto che affonda le sue radici in una razza estinta e misteriosa.Un orfano vissuto dai primi mesi di vita in un’abbazia della pianura che si estende ai piedi del territorio di Atiarav. Un destino comune li trascina in una corsa contro il tempo ad affrontare la più terribile minaccia che si sia mai abbattuta sul popolo di Atiarav.

Incontreranno due amici speciali, un avventuriero d’eccezione e il bambino orfano che ha preso sotto la sua protezione. Il cuore di ognuno di loro, il loro coraggio, l’onore e il grande segreto celato negli occhi del giovane Selot li porteranno a non cedere anche nei momenti più difficili, a sfidare il destino, la guerra e la morte.

La meraviglia collaterale – Barbara Ferretti

13.10

Occorrerebbe disinnescare i conflitti irrisolti tra le persone prima ancora degli ordigni piazzati nelle stazioni e negli aeroporti dai terroristi e dalle frange estreme del potere. Ricostruire l’integrità di un essere umano significa attraversare le emozioni più basse e riportarle a un’ottava superiore; dare una direzione alla rabbia, convertire la paura in coraggio, riconoscere nella sofferenza un motore evoluti- vo, un’energia primordiale. La nostra umanità si manifesta nella “sventura di avere un cuore sensibile” che accomuna spiriti eccelsi e luminosi, emarginati e disillusi. È questo il Sacro Graal che inseguono, da prospettive diverse e spesso in antitesi tra di loro, i protagonisti di questo romanzo. A cominciare da Alessandro – l’io narrante . La sua parabola intreccia costantemente con quella di Mattia, irriverente, brillante, talentuoso. Gli eventi drammatici che segnano la sua vita ruotano attorno a un perno che, nel suo cuore, arde con la forza di un’ossessione. Gionata – compagno di Mattia al liceo – esempio di rettitudine, è l’archetipo del perdente. Brigitta – sorella gemella di Gionata – e Vanessa – la psicologa che scandaglia con cura il suo vissuto emotivo – sono le uniche realtà declinate al femminile con le quali risuonino le frequenze della sfera affettiva di Mattia, ventiquattrenne dal carisma conturbante che inscena gli irrisolti del padre – il sergente Gianmarco Colli – sfidando il baratro  e lottando pervicacemente contro i modelli uniformanti su cui è settata la società. Ma è quando decide di cambiare che Mattia riesce ad attrarre il mondo cristallino di Gionata realizzando il proprio desiderio di libertà e attivando quella modalità dello sguardo che, nonostante il vento contrario, è sempre in grado di focalizzarsi sulla bellezza in- concussa

delle cose.

Quel onda divide– Maura Maffei

14.25

Ciara lavora come decoratrice nella rinomata fabbrica di porcellane di Belleek e si sente da sempre come “una semplice spiga di lavanda tra le rose opulente”.È la sorella di un prete cattolico e, da un anno, èfidanzata con uno straniero: si chiama Stefano, è italiano e, a sorpresa, l’ha chiesta in moglie,mutando il suo grigio destino in un sogno. Ma il giorno fissato per le nozze, mentre una folla di curiosi mormora in chiesa, lui non si presenta e Ciara rimane sola davanti all’altare. Ferita e umiliata, a questo punto pretende una spiegazione e decide di affrontare l’uomo che l’ha ingannata. Parte così per Glasgow, dove Stefano vive. Ciò che scoprirà non sarà un banale tradimento ma il dramma di migliaia di italiane e di italiani che, allora, vivevano da emigrati nel Regno Unito e che Maura Maffei, dopo “Quel che abisso tace”, torna a narrarci in un potente e commosso affresco.

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L’epurazione dei fascisti in Italia nel secondo dopoguerra – Edoardo Pivoni

13.00

Ben documentato, ampliato tramite fonti d’archivio e numerosissimi volumi e approfondimenti storiografici sulla giustizia penale, il dopoguerra, la società italiana, il fascismo e tanto altro, questo saggio non vuole affatto ricorrere alla retorica dei “buoni” o dei “giusti”, ma analizzare e affrontare con passione e interesse uno dei capitoli più centrali della storia nostra nazione.

L’uomo dal naso d’argento – Fabio Filippi

12.35

Le ricerche partiranno da Praga, città magica e capitale asburgica del Sacro Romano Impero che sotto Rodolfo II fu il crocevia culturale di artisti e alchimisti. Anche tra le mura del castello Hradčany, che custodisce opere raffinate di grande valore, si nascondono i segreti di quella morte sospetta. I due amici seguiranno le tracce utili e gli indizi per mezza Europa. In Danimarca, dove lavora l’astronomo Longomontano, in Polonia alla corte della principessa Anna Vasa dove, pare, sia custodito un diario di un parente del grande astronomo. Una corsa contro il tempo e contro gli eventi che stanno maturando. Le divisioni religiose e politiche diventeranno poi insanabili e porteranno, di lì a poco, alla guerra dei trent’anni che dilaniò l’Europa in una delle guerre più devastanti e lunghe della sua storia.

Portrait – Davide Forte

13.00

Il viaggio di un’identità, quella sarda, che si cristallizza coll’avanzare del tempo; un unico protagonista che attraversa due secoli per spaccarli, che pianta una lancia nei complessi meccanismi che fanno muovere il mondo per renderlo quasi apparentemente statico e fuori dal tempo stesso, com’è d’altronde lo scorrere della vita in Sardegna. Un viaggio in cui la vita e la morte, l’estasi e la noia, l’amore e l’odio, l’unione e la solitudine si prendono a braccetto e si mischiano senza che vi sia discriminazione e differenza.